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ANDALUSIA: COSA VEDERE IN 5 GIORNI


Chi mi ha seguita sui social avrà visto che la scorsa settimana io e Marco abbiamo scelto di visitare l'Andalusia, la più popolata comunità autonoma della Spagna con più di 8 milioni di abitanti e la seconda più estesa con una superficie di 87.597 km2, pari a circa il 17,3% del territorio spagnolo comparabile o superiore a molti paesi europei, sia in termini di superficie che di complessità e varietà del paesaggio.

E' davvero una regione vastissima quindi e anche se sulla cartina molte delle principali città sembrano vicine, in realtà da una provincia all'altra ci sono moltissimi chilometri.

Noi avevamo a disposizione una settimana e così abbiamo diviso a tappe le nostra vacanza (facendo sempre ritorno a Benalmádena dove avevano affittato un appartamento.

Ho visto posti stupendi, piazze gigantesche, viaggiato per chilometri in auto e percorso uno dei sentieri più pericolosi al mondo.

Così ho pensato di scrivere questo racconto per consigliarvi i posti più belli da vedere in Andalusia se avete solo una settimana a disposizione.

Il mio viaggio in Spagna: Malaga, Siviglia, Ronda, Benalmádena e Caminito del Rey

Giorno 1: Benalmádena

Partiti dall'Aeroporto di Orio al Serio, in circa due ore, con un volo diretto, siamo arrivati a Malaga.

Per i luoghi che volevano vedere, abbiamo scelto un punto strategico dove soggiornare in modo da poterci spostare la mattina e rientrare alla base la sera. Così abbiamo optato per Benalmádena, un paese molto carino sulla Costa del Sol ad una decina di chilometri da Malaga.

Se preferite soggiornare in posti tranquilli senza troppo caos intorno e godervi dei bei panorami, questa meta è consigliatissima (e molto più economica rispetto a Malaga).

Così, dopo essere arrivati a Malaga dove avevano noleggiato un'auto, ci siamo diretti verso la nostra casetta; da quassù avevamo una vista spettacolare e l'appartamento era molto molto carino...

Dopo aver posato le nostre valigie ci siamo diretti in un ristorantino a pochi passi da casa dove abbiamo mangiato un ottimo pranzetto...

Dopo ci siamo dedicati all'esplorazione della città, la quale è formata da tre parti ovvero Benalmádena Pueblo, l'antico paese di epoca arabo-andalusa, situato lungo le pendici della Sierra di Mijas, Benalmádena Costa, la città turistica, balneare e dei divertimenti, sviluppatasi lungo le spiagge della Costa del Sol, e Arroyo de la Miel, ovvero la parte residenziale, cresciuta anch'essa nell'arco di pochi decenni in una zona già occupata da campi e pascoli.

Avendo l'appartamento a Benalmádena Pueblo abbiamo fatto un giro per le splendide vie del paese e poi abbiamo pensato di visitare il Mariposario, che tradotto letteralmente sarebbe "farfallaio" (mariposa in spagnolo significa "farfalla").

Si tratta infatti di un piccolo giardino zoologico con all'interno vari esemplari di farfalle.

Lo stile dell’edificio che ospita quest'allevamento è in stile Thailandese, infatti molti dei materiali con il quale è stato costruito sono stati importati dalla Thailandia.

All'interno è possibile ammirare oltre 1500 tipi di farfalle che volano liberamente in un habitat naturale fedelmente replicato. Lo zoo si rigenera completamente ogni due settimane con nuovi esemplari, visto che purtroppo le farfalle hanno una vita brevissima.

Ho visto, tra le tantissime specie, anche le farfalle più grandi della mia vita, ovvero le farfalle notturne, a cui, udite udite, dalle loro ali ricavano il velluto. Sono grandi più di 20 cm e vi giuro che nessuna foto rende l'idea della loro bellezza e grandezza.

All'interno del giardino trovate anche una tartaruga e un Wallaby, il cangurino dell'Australia...

Estasiata da tutta questa bellezza, ci siamo poi diretti in un altro posto altrettanto bello, Benalmádena Costa, dove abbiamo esplorato la città turistica, visto il Castillo de Bil-Bil, la Playa de Malagueta e la zona del porto tra barchetti, negozietti e le mie adorate palme.

Giorno 2: Malaga

Il secondo giorno ci siamo diretti a Malaga, uno dei capoluoghi di provincia dell'Andalusia.

Io vi consiglio di girarla tutta a piedi come abbiamo fatto noi perchè le cose da vedere sono molte e solo a piedi si può assaporare la vera essenza della città.

Siamo partiti esplorando la spiaggia più nota e centrale della città, ovvero Playa de la Malagueta, lunga circa 1,2 km e punto chiave del turismo di Malaga. Dopo ci siamo diretti al Centro Pompidou, unica sede secondaria al di fuori del territorio francese del famoso Museo di Parigi; qui hanno sede varie esposizioni temporanee ed una collezione semi-permanente a rotazione annuale.

Il Centro è ospitato in una struttura sotterranea e sormontata da un cubo di vetro appositamente creato lungo il Muelle Uno, il nuovo porto di Malaga.

Dopo aver visitato la zona del Porto abbiamo continuato a camminare dentro il Parque de Montes, un giardino botanico subtropicale che fiancheggia il porto; realizzato a partire dal 1876 su un terreno strappato al mare, è lungo quasi un chilometro ed è abbellito da vialetti e statue.

Continuando a camminare siamo arrivati a Calle Marqués de Larios, la principale via e cuore pulsante del centro storico, aperta nel 1891 per collegare la Plaza de la Constitución con il porto cittadino.

Questa è la via commerciale per eccellenza di Malaga ed ospita i negozi più importanti della città.

Poi siamo giunti ad una delle nostre mete della giornata, sicuramente uno dei posti più belli di Malaga: l'Alcazaba. Questa fortezza-palazzo musulmana ha due cinte murarie, una inferiore, più esterna, cui si accede attraverso una porta ad angolo detta Arco del Cristo, ed una superiore, posta all'interno della prima. Entrambe si adattano all'orografia del terreno esaltandone la funzione difensiva.

All'interno del recinto superiore si trova il palazzo moresco edificato in due tempi, XI e XIII-XIV secolo, e oggi sede del museo archeologico che raccoglie manufatti fenici, romani e moreschi.

Dopo aver perlustrato tutto Alcazaba (vi consiglio di portarvi dietro una bottiglietta d'acqua ed un cappellino perchè ci sono pochi posti all'ombra e i chilometri e scale da fare sono molti) siamo arrivati al Castello di Gibralfaro, che domina tutta la città in quanto si trova nel punto più in alto da dove si può ammirare, da una fantastica terrezza, tutto il favoloso panorama della città.

Intorno al Castello c'è anche un fantastico parco pieno di scoiattoli… Immaginate quindi la mia gioia nel vederli e nell'essere riuscita a toccarne uno!

Giorno 3: Ronda

Il terzo giorno abbiamo preso l'auto e ci siamo diretti a Ronda, a circa un'oretta da Malaga.

Ronda è una delle più belle e antiche cittadine andaluse che, in parte, conserva la sua antica struttura araba. È situata su un pianoro a strapiombo di 160 metri sul torrente Guadalevin che divide la città in due parti unite da Puente Nuevo costruito alla fine del 1700. La città antica conserva gli edifici di origine araba con strade strette e tortuose inoltre la città è anche nota per avere la più antica Plaza de toros di Spagna per lo spettacolo della corrida. Se venite in Andalusia passare di qua è davvero d'obbligo!

Giorno 4: Siviglia

Il quarto giorno ci siamo diretti a Siviglia, capoluogo di regione dell'Andalusia.

Da Malaga sono circa due ore e un quarto di auto, così la mattina ci siamo svegliati presto e abbiamo iniziato il nostro viaggio.

L'entroterra dell'Andalusia è sicuramente una delle cose che ho apprezzato maggiormente di questa regione perchè presenta campi infiniti di olivi e paesaggi stupendi.

FOTO

Arrivati a Siviglia abbiamo parcheggiato in pieno centro e abbiamo iniziato il nostro percorso a piedi.

Prima tappa la Cattedrale di Siviglia, la più grande cattedrale della Spagna e la terza del mondo cristiano.

Dal 2005 fa parte del libro dei Guinness dei primati per la sua enorme estensione spaziale; la pianta è un rettangolo di 126,18 metri di lunghezza per 83,60 di larghezza divisa in cinque navate ed è alta 30,48. Il suo punto più alto raggiunge però i 56 metri. Un vero spettacolo!

Di fronte alla Cattedrale si trova il Real Alcázar di Siviglia, il palazzo reale e sede di diverse corti nonchè residenza della monarchia e La Giralda, il landmark di Siviglia per eccezione, un campanile che presenta un armonioso mix di stili.

FOTO

Poi siamo giunti a Plaza de España, uno degli spazi architettonici più spettacolari della città.

La piazza è situata all'interno del Parque di Maria Luisa e la sua entrata è molto vicina alla rotonda del Cid Campeador. L'ingresso alla piazza è libero, ma per evitare atti di vandalismo viene chiusa alle ore 22 (in estate chiude alle 24). Qua hanno pure girato delle scene di film molto famosi tra cui "Star Wars, l'attacco dei cloni" (film uscito nel 2002).

E' sicuramente la piazza più grande e meravigliosa che abbia mai visto in vita mia!

Dopo aver trascorso molto tempo in piazza ad esplorarla in lungo ed in largo, ci siamo diretti sulle sponde del fiume Guadalquivir dove si trova La Torre dell'Oro, il monumento più emblematico di Siviglia; si tratta infatti di un'antica torre di sorveglianza sulle sponde del fiume. Fu costruita dagli Almohadi nei primi anni del XIII secolo per controllare la navigazione sul fiume e sembra che il suo nome derivi dal fatto che un tempo era ricoperta di maioliche dorate. Attualmente la torre ospita il Museo Navale.

Grazie all'Ente del Turismo di Siviglia abbiamo avuto dei biglietti speciali per visitare la città a bordo del City Sight Seeing, un fantastico bus panoramico che ci ha portato alla scoperta delle meraviglie della città tra cui Paseo de Colón, uno dei più bei parchi, Puente de Isabel II - Puente de Triana, Torre de los Perdigones, Plaza de América e Acuario de Sevilla.

Il percorso dura circa un'ora e si può scendere a varie fermate, aspettare il bus successivo e ripartire nel percorso. Avendo già visitato prima a piedi molti luoghi della città, abbiamo deciso di scendere nella zona di Macerena, uno degli storici quartieri popolari della città, per poter ammirare le vie più belle della città e Las Setas (ovvero "funghi" per la somiglianza con questi organismi vegetali), un edificio moderno (2011) di legno e acciaio con due colonne di cemento che permettono l'accesso al belvedere posto a 26 metri d'altezza e da cui è possibile ammirare tutta la bellezza della città.

Giorno 5: Caminito del Rey

Questo è stato sicuramente una delle attrazioni che ho preferito di tutto il nostro viaggio.

Il Caminito del Rey (in spagnolo "sentiero del re") è un percorso costruito lungo le pareti del Desfiladero de los Gaitanes a El Chorro.

Dista circa 40 minuti da Malaga e si tratta di un passaggio pedonale lungo 5 km con lunghe rampe larghe di appena un metro sospese fino a 100 metri di altezza sul fiume, su pareti praticamente verticali.

La sua storia inizia nel 1901 quando la Sociedad Hidroeléctrica del Chorro, proprietaria del Salto del Gaitanejo e del Salto del Chorro aveva bisogno di un accesso alle due cascate per facilitare il passaggio degli operai per la manutenzione, il trasporto di materiali e per la vigilanza. I lavori terminarono nel 1905 ma solo quando nel 1921 il re Alfonso XIII intervenne all'inaugurazione della diga del Conde del Guadalhorce e attraversò il percorso appena costruito, cominciarono a chiamarlo Caminito del Rey, nome che resta ancora oggi.

Se adorate camminare e vi piacciono i paesaggi mozzafiato non dovete assolutamente perdervi questo percorso, io l'ho semplicemente adorato!

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Spero che questa guida vi sia stata utile in caso vogliate organizzare un viaggio in Andalusia.

Attendo tutti i vostri commenti come sempre e se avete qualche curiosità scrivetemi pure!

Buona giornata e a presto con un nuovo post!

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Monelle Chiti nasce in Toscana nel 1983 e dopo aver studiato Fotografia a Firenze si trasferisce a Milano dove inizia la sua carriera di fotografa e blogger...

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